Quartetti per archi n. 1 e n. 8 – Sinfonia n. 6 «Degli archi»
Gian Francesco Malipiero (1882-1973)
L’ultimo decennio dell’Ottocento e gli inizi del XX secolo vedono convivere in Italia, l’una contro l’altra armate, due generazioni di musicisti: quelli di formazione tardo-romantica che lasciano sulle scene capolavori unici come Cavalleria rusticana, Pagliacci, Andrea Chénier, Adriana Lecouvreur, con Giacomo Puccini a far da solido e glorioso portabandiera, e una schiera di compositori nati intorno al 1880 (appunto: la Generazione dell’Ottanta, quella di Pizzetti, di Respighi, di Casella, di Malipiero) che si impegneranno puntigliosamente a liberare l’Italia dall’oppressione melodrammatica e porla a livello delle grandi nazioni europee (Francia e Germania) dotandola di un importante repertorio di musica sinfonica, da camera, e di liriche vocali.
Il quartetto Mitja e l’Orchestra Nazionale Artes – guidata da Andrea Vitello – interpretano il primo e l’ultimo dei quartetti di Malipiero e la Sinfonia detta «degli archi», tre opere fondamentali per capire quanto il recupero della tradizione sia determinante nell’estetica del Novecento Storico italiano.